https://thefakefactory.art

L’incontro è stato immediatamente confidenziale.

Stefano Fake è una persona speciale, ci ha aiutati, ispirati, incoraggiati, consigliati ed affascinati. Un artista vero, con una energia ed un entusiasmo contagiosi. Ringraziamo l’amico comune che ci ha messi in contatto, l’Architetto Fabrizio Gola, per averlo portato da noi quella sera… quando ancora incombeva il lock down.

Una nuova forma d’arte, che utilizza proiezioni munumentali, installazioni luminose, suoni e musica per avvolgere lo spettatore in un ambiente multisensoriale, facendogli vivere l’esperienza di sentirsi dentro l’opera d’arte stessa.

Le nostre ‘vele’ saranno animate da quella che viene definita una Esperienza d’arte immersiva:

evoluzione dell’arte dai Futuristi alla Digital Age

Stefano Fake è un artista e regista italiano, nato nel 1971.

Attualmente vive e lavora fra Firenze e Milano.

Con lo studio da lui creato nel 2001 – THE FAKE FACTORY –

ha progettato, diretto e creato alcune delle più significative

esperienze d’arte immersiva, esposte in Italia

e nel mondo in contesti prestigiosi e visitate da oltre un milione

di visitatori globali.

Immersion in Art: concept

Arte totale ed interdisciplinarietà

L’arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti

dallo studio e dall’esperienza, porta a forme creative di espressione estetica.

Se per la tradizione le sette arti sono architettura, musica, pittura, scultura, poesia, danza e cinema, oggi le tecnologie digitali stanno permettendo una convergenza di tutte le discipline verso quell’idea di opera d’arte totale che già si profetizzava alla fine del 1800.

Se l’arte è innanzitutto una forma creativa di espressione estetica,

allora probabilmente un’esperienza d’arte immersiva, che unisce molte arti e tecniche per avvolgere lo spettatore in una immersione multisensoriale, può ritenersi la forma di arte contemporanea che più si avvicina a quell’ideale estetico.

In virtù soprattutto della sua natura non meramente multidisciplinare, ma interdisciplinare, come sarà evidente nel momento in cui andremo ad analizzarne gli elementi costitutivi e le pratiche realizzative…

Se siete arrivati fin qui a leggere, dovete venire a trovarci e lasciarvi andare all’esperienza, che nel nostro caso ha ulteriori dimensioni, quella del ‘gusto e dell’olfatto’, perché da noi si contempla, si ascolta, si mangia e si beve… have fun!!!

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